La storia di Michel Vaillant ha origine sulle strisce di un fumetto nel 1957, e solo oggi, approda al grande schermo sulla breccia aperta dai bolidi a due e quattro ruote che conquistano l’attenzione di appassionati e non.
Michel Vaillant, affermato pilota, torna alle corse su pista con la sua scuderia, la Vaillante, in occasione della mitica 24 Ore di Le Mans. I preparativi estenuanti, la morte del fratello e la squadra antagonista, guidata dalla perfida Ruth Wong, saranno asperità da superare e vincere per dimostrare ancora chi è il numero uno.
Il cinema potrebbe, per assurdo, dare maggior vigore alle storie del pilota francese (già la nazionalità non è un punto a suo favore), che sulla carta non riescono a ricreare la dinamicità della pista. Purtroppo il risultato non è né carne né pesce. Troppo caricaturale, e al contempo lontano dall’idea del fumetto. Troppo patinato da essere un lungo spot pubblicitario. La fotografia, buona ma stereotipata, “impacchetta” un prodotto di maniera, che non riesce a coinvolgere gli amanti della velocità per la scarsa aderenza alla realtà delle sequenze di gara.
Guarda ora
0 commenti:
Posta un commento