Come la pittrice Artemisia Gentileschi (1593 o 1596-1652), figlia del noto pittore pisano Orazio, fu vittima dei pregiudizi del suo tempo (divieto di frequentare, in quanto donna, l'Accademia o di ritrarre nudi maschili) e della sopraffazione virile nell'amore: la violenza carnale che sub, adolescente, dal suo maestro Agostino Tassi di cui divenne l'amante, e quella – ancor pi greve: il vero stupro – del processo (1612) contro lo stesso Tassi, intentato da Orazio Gentileschi, dove da vittima si trasform in accusata. Bench parzialmente riuscito, un film stimabile per il tentativo da parte della regista, al suo 2° film, di farne un'eroina romantica in rotta con la societ, la concretezza con cui rappresentata l'azione del dipingere (al chiuso, all'aperto) la vibrante interpretazione di V. Cervi, nipote di Gino e figlia di Tonino. Uno dei 2 o 3 film pi sottovalutati e meno compresi della stagione 1997-98.
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